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   Il Nuovo Iran, intervista in esclusiva al Dr. Davood Abbasi (Radio Irib Italia)  II parte
(ASI) Rouhani è uno dei più fervidi sostenitori del programma nucleare iraniano e sarà dunque facilmente prevedibile un nuovo scontro diplomatico con Israele. Eppure, si sta giocando anche un’altra partita, meno rumorosa, cominciata durante la rivolta popolare del 2011 in Bahrain. Le rispettive linee di politica estera delle monarchie wahabite dell’Arabia Saudita e del Qatar si stanno facendo sempre più aggressive nel tentativo di egemonizzare i Paesi musulmani a svantaggio degli sciiti e dei sunniti non estremisti. Dopo il fallimento delle “primavere arabe”, cosa potrebbe accadere di nuovo nel mondo islamico?

 

Per quanto riguarda Israele non voglio apparire ne estremista ne nulla di simile ma quando noi iraniani diciamo che questo “Paese” non esiste nemmeno lo diciamo sul serio.

Israele non esiste perchè e’ inutile che si insista che occupando terra altrui si possano fondare nuove nazioni; e chi dice che si può fare mette tutti in grande pericolo. So’ molto bene che oggi non lo farebbero mai ma se domani agli americani gira e va di occupare tipo la Sicilia e fondarci una nuova nazione con i loro coloni e chiarmarla tipo “New America” o qualcosa del genere, che faremo o diremo. Se “New America” non può esistere questa entità chiamata Israele non esiste.

Oltre a questo motivo storico, gli americani, gli inglesi, i tedeschi, i francesi, insomma gli alleati di Israele, possono anche dargli tutte le bombe atomiche di questo mondo e tutte le armi più spaventose della terra, ma la guerra, non si fa con le armi, si fa con il cuore.

Gli iraniani sono, da migliaia di anni un popolo di guerrieri e non hanno mai rinunciato alla difesa della propria nazione e non per niente oggi l’Iran e’ uno dei paesi più antichi del mondo, le cui origini risalgono alla notte dei tempi. Nel Libro dei Re, Shahname, di Ferdowsi, scritto circa mille anni fà, questo poeta racconta la storia degli “iraniani” dagli inizia e dalla loro storia mitologica e fantastica fino ad arrivare al periodo storico di dinastia come quella dei Sasanidi. Ed e’ bello leggere in questo testo che “gli iraniani” si chiamavano così ancor prima “della scoperta del fuoco”. E se questo e’ il passato il presente non e’ da meno. In Occidente qualcuno sa qualcosa sulla operazioni dell’esercito iraniano durante la difesa contro l’Iraq. Qualcuno sa che un intero esercito iraniano passò il fiume Karun (secondo gli iraqeni Shatt al Arab) a nuoto e poi aggredì le postazioni nemiche a Faw conquistando parte della sponda iraqena. Quando Saddam insinuò che la sua Baghdad era sicura e volle organizzarci il vertice dei non allineati chi si ricorda che un pilota iraniano riuscì a superare tutte le barriere della contraerea iraqena e a schiantarsi contro l’albergo dove era in programma il summit; azione che naturalmente lo annullò. O qualcuno sa che nella storia dell’Iran Khomeini indicò il vero leader dell’Iran non se stesso ma un ragazzo di 13 anni di nome Hussein, che per impedire l’avanzata di un carro armato nemico si gettò sotto di esso con una mina.

Come ha detto qualche giorno fà anche Rohani, per una simile nazione le minacce di certi “miserabili paesi mediorientali” (e si riferiva proprio a Israele) sono ridicole. Israele che speranza avrebbe in un conflitto contro l’Iran? E ammesso che scaricasse anche bombe nucleari sull’Iran (scenario veramente apocalittico), migliaia di soldati iraniani si troverebbero a combattere proprio nei territori occupati da Israele e la risposta missilistica iraniana sarebbe schiacciante. Perciò anche in questo senso Israele non esiste nemmeno.

Per quanto riguarda il mondo arabo ed islamico, chi più e chi meno, i diversi paesi stanno comprendendo quello che gli iraniani compresero a partire da 100 anni fà.

Circa 100 anni fà in Iran c’erano monarchie assolute. La gente si rivoltò una prima volta e così si fece la monarchia costituzionale. Poi nel 1953 la gente cacciò lo Sha e affidò il governo dell’Iran ad una amministrazione che inizialmente era sia nazionalista che religiosa, ma poi divenne solo nazionalista laica; mi riferisco al governo della buonanima del Dottor Mosaddeq, colui che nazionalizzò il petrolio iraniano sottraendolo agli inglesi.

Il problema e’ che Mosaddeq venne rovesciato da un golpe militare (proprio come Morsi in Egitto) e lo Sha ritornò. Perchè l’esperienza Mosaddeq era andata male?

Sarò volgare ma sono sincero: perchè la gente non aveva capito due cose; uno che doveva buttare fuori, ma proprio fuori, ma proprio completamente e a calci nel sedere americani ed inglesi; e poi perchè il governo Mosaddeq si era distaccato dai valori islamici.

Nel 1998 Madeleine AllBright, allora segretario di Stato Usa, togliendo il segreto di Stato a certi documenti confermò che il golpe del 1953 in Iran lo aveva compiuto la Cia per far tornare il suo uomo, lo Sha, e si scusò addirittura per quel sopruso storico che reinstaurò la dittatura in Iran. E’ quindi incontestabile che se il “moderato” Mosaddeq si fosse preso la briga di fare piazza pulita di americani, forse le cose sarebbero andate diversamente.

Comunque gli iraniani la lezione giusta la presero e così Khomeini nel 1964 iniziò una nuova insurrezione; nella sua battaglia non fece gli errori del passato; individuò sin da subito chi erano i veri nemici dell’Iran all’estero ed indicò lo Sha solo un loro fantoccio. E naturalmente non si dimenticò l’Islam, quella linfa che da vita agli iraniani. E così la rivoluzione vince.

Diciamo che al livello teorico, e facendo un paragone, i nostri fratelli arabi dopo un periodo lungo di monarchie assolute o dittature, si sono diretti verso la face “monarchie costituzionali” o “repubbliche più democratiche” attraverso il primo giro di primavere ma perchè queste sono fallite? Perchè anche gli arabi come gli iraniani di una volta non hanno capito bene chi e’ il vero nemico e non lo hanno combattuto. Così gli americani con un bel golpe militare hanno detto stop al governo dell’Egitto e magari tra cinquanta anni diranno, “ah sì scusa siamo stati noi”. Io non dico che il governo Morsi fosse “l’ideale” ma era un governo eletto democraticamente e tutto sommato un inizio. Morsi però si e’ tenuto gli americani e con loro anche turchi, sauditi e qatarioti; e questo gli e’ costato la poltrona. Ora però non sappiamo dove si andrà.

Credo che comunque dopo un primo giro di primavere che falliranno o che già sono fallite, ce ne sarà un secondo, quello in cui la gente capirà che bisogna buttar fuori prima gli americani; in questo secondo giro le primavere saranno vere.

Mi permetto, anzi mi azzardo, di aggiungere che una primavera in questo senso ci vorrebbe anche in Italia. Non pretendo che la mia posizione venga condivisa ma attiro l’attenzione di chi legge su certi fatti precisi. Il fatto che alcuni politici italiani come Cirino Pomicino abbiano sempre ritenuto che Tangentopoli non fu affatto quella “rivoluzione” contro la corruzione ma una “manovra pilotata” da parte di poteri forti internazionali contro la classe politica della Prima Repubblica. E che avevano fatto Craxi ed Andreotti. C’e’ chi dice che fossero troppo pan-arabi o meglio veramente equidistanti nelle beghe tra mondo islamico e soprattutto Israele. (Vedi la questione Sigonella)

O utilizzando le stesse spiegazioni dell’onorevole Di Pietro, come mai lui prima dell’inizio delle indagini e durante queste incontrava periodicamente il console americano a Milano Peter Semler? E perchè quando venne mandato un avviso di garanzia al primo pezzo grosso, nel caso Tangentopoli, Di Pietro andò da Semler per riferirglielo? Sono cose risapute, e ce ne sono anche tante altre, magari più attuali, e chi sa anche vedere dietro al sipario si potrebbe accorgere di certe interazioni “non tanto ortodosse” tra Italia e Stati Uniti. In questi ultimi anni sono sempre più coloro che ritengono che l’Italia abbia lo status di una sorta di colonia del suo alleato; siamo proprio sicuri che questo e’ proprio a favore del belpaese?

 

Mahmoud Ahmadinejad recentemente ha rappresentato la Repubblica Islamica dell’Iran in Russia, ma dopo 2 mandati da Presidente ha lasciato la prestigiosa carica istituzionale, ora che ruolo ricoprirà nel quadro politico del Paese?

 

E’ difficile indovinarlo. Posso solo dire che la guida suprema di solito e’ molto attenta ad usare l’esperienza degli ex presidenti e li invita a cooperare come consiglieri o li inserisce in collegi di esperti che danno pareri non vincolanti sulla questioni strategiche della nazione. Ahmadinejad ha detto una volta anche di voler tornare alla vita di semplice docente universitario. Un suo vicino collaboratore gli ha suggerito ultimamente di fondare un quotidiano, fare da opposizione per quattro anni e poi ricandidarsi. Forse in  questo momento nemmeno il presidente uscente ha ancora deciso. Ma posso solo augurargli successo e tanta felicità. Non mi legge ed anche se mi legge non passerò per pennivendolo perchè ormai lui e’ il presidente uscente ma e’ stato un uomo “onesto” ed io voglio ringraziarlo, da semplice cittadino. Avrà avuto come ogni presidente i suoi pregi ed i suoi difetti, ma amici e nemici convengono che e’ stato un presidente estremamente “corretto” ed “onesto”.

 

Prosegue ancora l’oscuramento dei vari canali satellitari iraniani? Chi e per quale motivo ha fatto spengere le Tv iraniane? Secondo Lei perché l’occidente, sempre pronto ad esportare la “democrazia” anche con le armi, non è insorto di fronte a questa palese ingiustizia e crimine contro la libertà di stampa? Stiamo assistendo ad un atto di guerra mediatica?

Sono andato a fare la stessa domanda sul perchè dell’interruzione delle trasmissioni dell’Iran nel mondo ad un massimo esperto iraniano di diritto internazionale. Mi ha risposto. Caro ragazzo sai qual’è la prima regola del diritto internazionale. (Il signore era abbastanza anziano per questo mi ha chiamato così). Quando ho detto no, mi ha risposto “International law is the law of the jungle” (La legge internazionale e’ la legge della giungla). L’anziano esperto mi stava dicendo che la legge del mondo e’ la legge del più forte e dopo mi ha spiegato che “democrazia”, “libertà di espressione”, “libero corso delle informazioni”, sono tutti concetti veri quanto “Babbo Natale”, “Cappuccetto Rosso” e “Biancaneve”. Nel senso che sono fiabe da raccontare ai bambini e buone scuse per riunirsi ed organizzare feste al palazzo di vetro a New York o riunioni a Ginevra; e poi a cos’altro servono? Ai potenti, ad aggredire un Afghanistan o un Mali per ragioni “umanitarie”, “per la difesa dei diritti umani” ed ecc...

E così l’Iran, che al contrario di quanto si vuole far credere, oggi ha radio e tv in 35 lingue del mondo, ed ha reti satellitari alla news in inglese e spagnolo (Press TV e Hispan TV) si vede censurati i propri canali. Il bello e’ che all’Iran viene censurato pure il canale iFilm, che presenta film cinematografici e serial tv doppiati in inglese o arabo. Ed io mi chiedo, che paura ha l’Occidente di questi film? E ve lo dico io. Perchè se l’italiano, il tedesco, il francese iniziassero a vedere il cinema “pulito” e “ricco di valori” dell’Iran, magari lo preferirebbero a certa spazzatura confezionata da Hollywood. O almeno qualcuno lì vedrebbe che ci sono ancora paesi dove la gente vive come una volta in Italia, ponendo al centro la famiglia, l’amore (ma quello vero), anche la religiosità e la fede. L’Occidente ha paura di questo perchè vuole che la gente pensi solo alla pancia e a quegli organi che stanno sotto alla pancia, affinchè la gente rimanga allo stato in cui “le sue voglie più primitive ed animalesche” si trasformino nella religione con maggiori seguaci. Un popolo che non ha da vedere Miss ... (mettici tu il nome del paese), il “...”pride, l’isola dei famosi, il grande fratello, una gioventù che non e’ immersa nell’unica e sola idea di godere di più senza capire che gli amori usa e getta portano solo maggiore depressione, una popolazione che non sia quindi mantenuta ad un certo basso livello culturale, inizierà a pensare ad alto livello ed allora saranno guai per tutti. Non solo perchè molte industrie perverse (vedi pornografia, pedopornografia ed ecc...) andranno male ma perchè un popolo con valori giusti ed intelligenti non si farà calpestare la dignità facilmente.

Esempio, in Giappone quasi ogni anno qualche soldato americano ubriaco violenta una o più ragazze giapponesi. Cosa fanno ad Okinawa ed in Giappone? La gente se ne frega perchè tutto sommato ha perso la dignità ed e’ proprio come se ne fregherebbero in Italia oggi, come se ne sono fregati quando avvenì la tragedia del Cermis.

Ora però facciamo l’esempio di un popolo dignitoso. Come andò a finire la questione dei “vespri siciliani”? Ma diamine non erano italiani pure loro? Perchè finì così diversamente invece che tutti se ne fregassero?

E’ semplice, l’atmosfera culturale era diversa, i valori esistevano e c’era dignità.

In Occidente i canali satellitari iraniani vengono interrotti perchè riferiscono notizie vere, cosa che naturalmente agli occidentali non piace, ma soprattutto possono aprire gli occhi dei popoli occidentali un mondo che forse ricorda loro valori dello stesso passato dell’Occidente e che di cui oggi, forse, si sente la mancanza.

 

Dr. Davood Abbasi

Teheran, Ramadan 2013

 

Agenzia Stamapa Italia ringrazia lo stimato giornalista iraniano per l'intervista rilasciata ad A.S.I.

 

Il Nuovo Iran, intervista in esclusiva al Dr. Davood Abbasi (Radio Irib Italia) I parte

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