Appello. Perché  devolvere  il 5 per mille a SOS Yugoslavia-Kosovo Methoija

(ASI) Torino -  In occasione della prossima dichiarazione dei redditi delle persone fisiche è possibile destinare una quota del reddito a finalità sociali. Anche quest’anno con la legge 183 del 12/11/2011 è previsto che, fermo quanto già dovuto dai contribuenti a titolo di imposta sul reddito delle persone fisiche, può essere devoluta una quota pari al cinque per mille dell’imposta netta a sostegno delle associazioni non lucrative e di volontariato di utilità sociale (ONLUS).

 

Puoi contribuire anche tu al sostegno di SOS Yugoslavia, destina il 5%o a:

 SOS YUGOSLAVIA Codice Fiscale  97587940012

 (In caso di adesione, ricordiamo che è necessaria la massima cura nel riportare in modo corretto il numero del codice fiscale, perché costituisce l’unico riferimento ineccepibile)

Questa forma di contributo totalmente gratuita permette di aiutarci nel sostenere, con un semplice gesto, i vari progetti che da dieci anni portiamo avanti con coerenza e tenacia e che manteniamo attivi a favore delle comunità serbe in Kosovo-Metohija, delle famiglie di ex dipendenti licenziati della Zastava di Kragujevac, dei malati di sclerosi multipla di Kosova Mitrovica e dei profughi Kosovari di tutte le etnie ora residenti a Nis.

 NON SPRECHIAMO QUESTA POSSIBILITA’ GRAZIE

Cos’è l’ “Associazione S.O.S. Yugoslavia – SOS Kosovo Metohija” - Onlus

           Via Reggio 14  10155  Torino  338.1755563 / 328.7366501 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

L’Associazione “S.O.S. Yugoslavia” nasce durante i bombardamenti della NATO sul territorio della Repubblica Federale Jugoslava, in occasione dell’ultimo conflitto balcanico, la cosiddetta guerra del Kosovo; era la primavera del 1999, in continuità con la precedente esperienza del Comitato di Solidarietà con i popoli della ex Jugoslavia, attivo fin dall’inizio delle guerre balcaniche dal 1992, su un terreno informativo.

A fronte di quest’ennesima tragedia, la scelta solidaristica e di lavoro per la pace e contro le guerre, di un gruppo di persone già impegnate su tematiche sensibili, si unifica con una parte della Comunità slava della città, sviluppando un progetto d’aiuto concreto che ha per obiettivo l’invio di denaro e/o materiali umanitari nelle zone colpite, oltre ad un livello di produzione di materiali informativi, sia di attualità che storici e culturali ( tra cui un percorso didattico interculturale sulla letteratura dei Balcani, ad uso studenti ed insegnanti, fatto con il Comune di Torino, presso le scuole ).

Mentre il martellamento dei mass - media dipinge una realtà bianca e nera, gli albanesi vittime di un genocidio ed i serbi veri mostri di crudeltà. Rimanendo su di un terreno prettamente umanitario, l’Ass. “S.O.S. Yugoslavia” sceglie di portare il suo aiuto (una goccia nel mare) là dove minimi sono i soccorsi internazionali.

Inizia così un rapporto diretto con un villaggio infantile: il “Decie Selo Dr. Milorad Pavlovic”, sito a Sremska Kamenica, in Vojvodina. Trattasi di una struttura socio-assistenziale organizzata in comunità, che ospita bambini e ragazzi dai quattro ai diciotto anni, di diverse etnie; albanesi, gorani, serbi, rom, croati, macedoni, sloveni, tutti orfani o provenienti da famiglie gravemente problematiche.

A questa struttura infantile sono inviati circa 1.000 kg. di materiali richiesti, e alcuni milioni di lire.

Il peggioramento delle condizioni economiche postbelliche ed il loro inasprirsi a causa dell’embargo hanno progressivamente esaurito le risorse della popolazione. A fronte di una situazione drammatica in rapida evoluzione, S.O.S. Yugoslavia s’impegna anche a sostegno del comprensorio sanitario comprendente tutta la Serbia meridionale, inviando materiali sanitari  all’Ospedale KBC di Kragujevac.

Le elezioni del settembre 2000 mutano radicalmente il clima politico del Paese, ma l’instabilità geopolitica dell’area balcanica e le manovre della politica internazionale gravanti sull’area, non consentono il rapido ripristino delle condizioni di vita a livello prebellico, nonostante la revoca dell’embargo. Le quali permangono e addirittura si aggravano i problemi economici e sanitari. Formando così una generale e drammatica condizione d’emergenza umanitaria.

Cosciente e consapevole delle vigenti condizioni di vita nella ex Repubblica Federale Jugoslava, “S.O.S. Yugoslavia” mantiene il proprio impegno a sostegno della popolazione civile più provata: bambini, profughi, orfani e vedove di guerra.

L’Associazione è ora validamente impegnata nel programma di “adozioni a distanza” e sostegno al reddito, oltreal Progetto “ Tessitura slava”( consistente nella vendita di manufatti prodotti dalle vedove di guerra ), in collaborazione con “Decjia Istina” (“La verità dei bambini”), Associazione di donne vedove di guerra, di mutuo soccorso di Belgrado che presta assistenza agli orfani ed alle vedove di guerra) e con l’ Ufficio Adozioni Internazionali della Zastava, (Fabbrica Automobili di Kragujevac, in via di pesante ristrutturazione e sulla strada della chiusura, con decine di migliaia di licenziamenti).

Altro Progetto è quello con l’ Associazione Profughi Zastava di Pec, Kosovo, in Kragujevac, sostenuto con raccolta fondi, tramite il Video Film “ I dannati del Kosovo” e il libro allegato di E. Vigna “ Kosovo liberato “, i cui proventi sono destinati a questo Progetto.

 

 

Ultimo Progetto è quello di SOS KOSOVO METOHIJA, indirizzato alle enclavi del Kosovo Metohija ,

con la Scuola dell’enclave di Orahovac, mediante la stampa, a cura dell’Associazione, di un libro con le lettere dei bambini dell’enclave, curato da E. Vigna, i cui proventi delle vendite sono andate direttamente ai bambini di Orahovac;

con l’enclave di  Gorazdevac;

con l’Associazione di donne, vedove e profughe di guerra Srecna Porodica di Nis

 Progetto a sostegno dei figli dei rapiti del Kosovo

con l’Associazione Sclerosi Multipla del Kosovo Metohija

il Progetto Decani Enclavi Metohija.

L’Associazione “S.O.S. Yugoslavia” dispone di un regolare conto corrente dove convergono i fondi raccolti dagli associati e dai sottoscrittori delle adozioni :

C/c PT : 78730587  -  oppure Intesa San Paolo – Torino: Iban  IT56K0306909217100000160153

L’adozione consta di un versamento annuale in unica soluzione di 310 Euro(equivalente a 50.000 al mese) che costituisce un sostegno alla famiglia dell’adottato, individuo scelto e proposto dagli enti associativi menzionati, in base ad ordine di priorità.

Al donatore viene consegnata una scheda che riporta i dati relativi al destinatario del sostegno economico (foto, anagrafica, indicazioni sulla situazione famigliare e recapito per corrispondenza), possono aderire alla formula singoli, gruppi, amministrazioni pubbliche ed associazioni. I contributi raccolti sono consegnati direttamente  alle famiglie in assemblee pubbliche, ed inviata poi ricevuta controfirmata dell’avvenuta consegna.

Il lavoro di sensibilizzazione e recupero fondi svolto fino ad ora dall’Associazione ha raggiunto famiglie distribuite fra Serbia e Kosovo Metohija.

L’Associazione “S.O.S. Yugoslavia” si è costituita il 4 maggio 1999 ed ha registrato il proprio atto costitutivo e statuto  il 18 aprile 2000.

Presidente il sig. Enrico Vigna . Segretario e tesoriere il sig. Willer Torrero.

  La documentazione degli atti prodotti dall’attività interna dell’Associazione, così come la documentazione raccolta circa le tragiche vicende che hanno accompagnato la dissoluzione della Jugoslavia, sono a disposizione per consultazioni.

                                      Il Direttivo di  “S.O.S. Yugoslavia- SOS Kosovo Metohija”

 
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